fagiolo di lamon

Note tecniche mese Maggio 2023

Aggiornamenti dal dott. Crocetta

La prima settimana del mese di maggio 2023 si è presentata con temperature relativamente alte durante il giorno e con una situazione di discreta umidità nei terreni derivante da alcune piogge che hanno caratterizzato la parte finale del mese di aprile e che hanno interrotto la lunga fase di siccità primaverile.
La settimana dal 7 al 14 maggio è stata poi caratterizzata da piogge abbondanti e ripetute e da temperature inferiori a quelle medie del periodo che non hanno consentito di avviare le semine. Anche per la settimana successiva, dal 14 al 21 è previsto tempo perturbato caratterizzato ancora da piogge in più giornate, talvolta anche abbondanti e temperature basse rispetto a quelle tipiche di metà maggio.

Chi ha seminato nei primi giorni di maggio dovrà controllare, nei dieci/dodici giorni successivi, le nascite per verificare se i semi siano germinati o siano in fase di germinazione verificando quindi quante piantine siano effettivamente presenti e in buona salute. Non appena ci saranno condizioni opportune, bisognerà eventualmente procedere a risemine dove ci siano mancanze o dove i semi presentassero marcescenze. Risulterà utile anche, nei giorni precedenti l’eventuale risemina, muovere leggermente il terreno nel foro del telo in modo da agevolare una più veloce evaporazione dell’acqua in eccesso.

La prossima fase lunare crescente inizierà il 20 maggio per proseguire fino al 4 giugno. Considerato quindi l’andamento climatico già verificatosi e quello previsto, si ritiene che quest’anno in generale l’epoca più opportuna per procedere alle nuove semine sia proprio l’ultima decade del mese e nelle zone più fredde, i primi giorni di giugno, auspicando che il tempo finalmente si normalizzi con un andamento tipico del periodo. Naturalmente il terreno dovrà essere in condizioni di non eccessiva umidità e questo si verificherà prima in terreni leggeri e sabbiosi e successivamente in quelli argillosi e pesanti e più velocemente se ci saranno condizioni ventose. Si consiglia quindi di procedere prima possibile, ma compatibilmente con temperature e umidità del terreno idonee.

Si ricorda che sono necessari circa 15 gradi di temperatura del terreno per iniziare le semine che si raggiungono normalmente quando la temperatura dell’aria rimane per alcuni giorni, nelle ore diurne più calde, intorno ai 18 gradi.

Si consiglia una profondità di semina non eccessiva (in media non oltre 3 cm) e di non eccedere con il numero di semi per ogni tutore. Verificare gli impianti dopo 7/10 giorni dalla semina e procedere ad un sollecito ripristino delle eventuali piantine mancanti, lesionate da parassiti o evidentemente deboli.

Sono segnalate notevoli presenze di chiocciole e lumache quindi controllarne la presenza ancora prima che le piante di fagiolo emergano. In caso intervenire subito con fosfato di ferro (utilizzabile anche in biologico) da distribuire e rinnovare, in piccola quantità, in prossimità delle piante, alla sera e con terreno umido.

Nelle aziende che in passato hanno avuto problemi di topi si consiglia di posizionare con i guanti, fra le linee di congiunzione dei teli delle tegole con sotto le apposite esche per roditori. Questo garantirà un importante contenimento iniziale delle popolazioni. Rinnovare le esche quando non siano più visibili.

Si raccomanda infine di controllare la presenza di afidi su piante spontanee (solanum nigrum = erba morella), fruttiferi (meli, ciliegi, albicocchi), ornamentali (rose) in prossimità degli impianti di fagioli. Più di qualche focolaio è già presente in alcune zone. E’ opportuno intervenire subito con gli appositi prodotti, in maniera localizzata, per evitare che si trasferiscano successivamente sulle giovani piantine di fagiolo.

Dott. Giuseppe Crocetta