salvare da virosi distruttive il fagiolo di Lamon IGP e la sua biodiversità storica, senza compromettere i suoi peculiari caratteri qualitativi ed evitare di inquinare l’ambiente. Nella provincia di Belluno, le virosi costituiscono il più grave problema per la coltivazione del fagiolo. Purtroppo nessuna linea del fagiolo di Lamon ospita resistenze genetiche contro queste virosi. I virus più comuni del fagiolo sono trasmessi da afidi vettori, da pianta malata a pianta sana, nell’arco di pochi secondi. Per questo motivo, questi virus, non solo non si possono combattere direttamente, ma nemmeno si può limitarne efficacemente la diffusione naturale.
Nel bellunese le virosi sono comunissime ogni anno, molto diffuse e temute dai coltivatori. Si può dire che sono presenti in forma endemica che facilmente dà luogo a epidemie quando nelle annate di forti infestazioni afidiche.
Questa situazione di incertezza e l’indisponibilità di genotipi tolleranti o almeno resistenti scoraggia i coltivatori ad arrischiare l’aumento delle superfici coltivate e l’ingresso nel settore di nuovi agricoltori. Ad esempio, nel 2012, la produzione di fagiolo di Lamon è stata ridotta del 90 % a causa delle virosi, conseguenza di forti infestazioni afidiche, questo nonostante la maggior parte delle aziende avesse avviato le coltivazioni avvalendosi di seme non virosato e prodotto in ambiente protetto (cfr. Relazione annuale 2012 Unità periferica per i Servizi Fitosanitari, Regione del Veneto,).