fagiolo di lamon

Note tecniche mese Agosto 2023

Aggiornamenti dal dott. Crocetta

Nel mese di Luglio in moltissime zone si sono verificati frequenti temporali accompagnati da abbondante pioggia e in qualche caso anche da grandine. Nella maggioranza dei casi, fortunatamente, i danni sono limitati anche se si notano rotture sulle foglie di varia grandezza e distribuzione dovuti anche alla forza di venti che spesso hanno accompagnato le piogge. In seguito delle notevoli piogge i terreni sono stati per tutto il mese abbastanza umidi e si segnalano conseguentemente i primi ingiallimenti delle foglie basali per eccesso e persistenza di acqua a livello radicale, soprattutto nei terreni più argillosi. Le temperature alte della prima metà del mese di luglio hanno però in parte compromesso la fecondazione dei primi fiori presenti per cui, generalmente, sono presenti pochi baccelli nella parte bassa delle piante. I fiori dei palchi successivi, già presenti nelle piante seminate ai primi di maggio, sembrano in numero discreto mentre le piante seminate nella seconda metà di maggio o in giugno devono ancora svilupparsi adeguatamente.

Dal punto di vista sanitario si notano da più parti leggeri sintomi di virosi che, nella maggioranza dei casi, non hanno però compromesso lo sviluppo della pianta, ma si manifestano con le caratteristiche decolorazioni, accartocciamenti e bollosità localizzati soprattutto sulle foglie basali. Sono invece presenti attacchi di ruggine e qualche prima macchia di antracnosi. In relazione alla situazione del proprio impianto e a quanto tempo è passato dall’ultimo trattamento eventualmente effettuato sarà bene pianificare, nel corrente mese di Agosto, gli interventi necessari tenendo bene in considerazione i tempi di carenza dei prodotti che si utilizzeranno. I trattamenti sono necessari ai primi sintomi di presenza di funghi e successivamente a eventuali piogge superiori ai 10/15 mm o a bagnature continue delle foglie superiori a 6/7 ore. In relazione all’andamento pluviometrico delle diverse zone e a quanto già effettuato, sarà quindi opportuno quindi mettere in programma un trattamento con Azoxystrobin (Ortiva o Azaka alla dose di 1 ml per litro di acqua; tempo di carenza 14 gg e non più di due trattamenti/anno) nella prima metà del mese, mentre nella seconda parte del mese (o se si sono già effettuati gli interventi consentiti con Azoxystrobin) si consiglia di intervenire con prodotti rameici (Ossicloruri, Idrossidi, Solfati mentre è meglio evitare la poltiglia bordolese soprattutto con temperature alte) controllando i tempi di carenza che possono essere, per i prodotti a base di rame, di 3 o 20 giorni in relazione al tipo composto e sono indicati nelle confezioni (non c’è carenza nei prodotti contenenti rame classificati come concimi fogliari ma sarà comunque bene distanziarli almeno 10 giorni dall’inizio delle raccolte). Se si prevede di fare una raccolta iniziale allo stato ceroso (fresco) già nella prima metà di settembre, è consigliabile ricorrere a un prodotto con carenza di 3 giorni che ha la stessa efficacia verso i funghi di quelli con carenza di 20 giorni.

Per ora non è stata notata la presenza di ragno rosso e se continueranno eventi piovosi non è prevedibile una diffusione della problematica. Comunque il prodotto adatto a combattere questa avversità, in caso di attacco diffuso, è il Tau-fluvalinate (Evure Pro, Klartan 20 EW, Marvik Smart con 7 - fagiolo fresco - o 14 - fagiolo secco - giorni di carenza) che ha una buona selettività per api e pronubi, agisce anche ad alte temperature e anche contro le cimici. Si tratta di un piretroide e quindi sussiste il limite massimo di due interventi/anno totali con i piretroidi disponibili eventualmente già usati (es. deltametrina). In caso di attacco lieve e in biologico si consiglia di effettuare un trattamento con Zolfo che ha un discreto effetto collaterale sul ragno rosso o con Oli minerali estivi o Maltodestrina.

Si ricorda infine che per la botrite (fungo che si manifesta con marciumi sui baccelli soprattutto nel mese di settembre e ottobre) i prodotti che si possono usare secondo le Linee Tecniche di Difesa integrata della Regione Veneto sono Boscalid + Piraclostrobin (Signum 100-150 g/hl, 7 giorni di carenza, massimo tre interventi totali con strobilurine) e Fludioxonil + Ciprodinil (Switch 80 g/hl e 28 giorni di carenza e utilizzabile solo su fagiolo da granella raccolto secco) e, data la non facile reperibilità, si consiglia di procurarli per tempo. In caso di intervento con con Switch, è necessario inoltre prevedere con attenzione il momento di inizio raccolta del fagiolo secco per posizionare il trattamento con il necessario anticipo dato in lungo intervallo di sicurezza indicato. In biologico contro la muffa grigia e gli altri funghi tipici del periodo sono consigliati interventi, ai primi sintomi, con Rame, Zeolite o Bicarbonato di Potassio bagnando bene tutto l’apparato fogliare e soprattutto i baccelli.

Dott. Giuseppe Crocetta