fagiolo di lamon

Note tecniche mese Luglio 2024

Aggiornamenti dal dott. Crocetta

Il mese di giugno è trascorso in gran parte con temperature al di sotto delle medie del periodo e con frequenti piogge di varia durata ed intensità che hanno sempre tenuto i terreni in condizioni di umidità. Anche l’inizio di luglio si sta presentando con temperature non eccessivamente calde e temporali.

Le piante, come prevedibile, hanno sviluppo variabile in relazione all’epoca di semina, ma si presentano, in molti impianti, di grandezza diversa non solo per le risemine ma anche a parità di età delle piante. Questo fenomeno è dovuto alla situazione di stress cui le piante sono andate incontro nelle fasi iniziali della loro coltivazione.

Sta cominciando comunque il delicato periodo di fioritura e per ora le condizioni di umidità dei terreni continuano ad essere buone. Nel corso del mese le temperature dovrebbero andare verso valori tipici del periodo e quindi è prevedibile che i terreni progressivamente si asciugheranno e quindi chi ha la possibilità di irrigare, farà bene a tenersi pronto a intervenire per evitare cascole fiorali e scarsi accrescimenti dei baccelli.

In molti impianti le piante stanno emettendo molti getti laterali in conseguenza della situazione di stress già citata. Non vanno asportati né cimati e vanno accompagnati e avviati per l’avvolgimento al tutore.

Dal punto di vista sanitario non sono segnalati particolari problemi derivanti dalla presenza di afidi soprattutto dove sono stati effettuati trattamenti contro i primi focolai ma, se le condizioni meteo si stabilizzeranno (con caldo e assenza di piogge), è possibile una diffusione della problematica. Con presenze evidenti di afidi scuri riuniti in colonie più o meno grandi intervenire subito in maniera localizzata, in regime biologico, con Azadiractina (acidificare l’acqua), Maltodestrina, Piretro o Macerato di ortica oppure, in difesa integrata, con Deltametrina (es. Decis Evo 50 ml/hl ) massimo 2 interventi/anno o Acetamiprid (es. Epik SL 200 ml/hl) massimo 1 intervento/anno. Tutti i prodotti vanno sempre irrorati nelle ore fresche della giornata (mattino presto o tardo pomeriggio), bagnando bene le foglie soprattutto sulla pagina inferiore, con aggiunta di un bagnante e trattando piante che non abbiano ancora incominciato a fiorire.

In molti impianti sono segnalati attacchi di ruggine. Si tratta di un fungo che ha molte razze e quindi aspetti leggermente diversi ma è caratterizzato da macchie arancioni, rossastre o marroni di grandezza variabile ma comunque abbastanza piccole e con distribuzione più o meno diffusa. Sarà opportuno intervenire ai primi sintomi trattando tutto l’impianto con Azoxystrobin (es. Ortiva o Azaka 100 ml/hl massimo 2 interventi/anno) prodotto selettivo per le api, che in periodi caldi è preferibile ai composti del rame che andranno riservati al prossimo mese, dopo che le piante avranno superato la fase di piena fioritura. Sono idonei anche Pyraclostrobin (Retengo New 50 ml/hl) e Pyraclostrobin + Boscalid (Signum 150 gr/hl) sempre con il limite anche per questi prodotti di due trattamenti/anno. In biologico sono consigliati interventi con Propoli, Zeolite o estratto di Equiseto.

Dott. Giuseppe Crocetta