fagiolo di lamon

Ponte nelle Alpi

strada del fagiolo ponteIl comune di Ponte nelle Alpi, caratterizzato da montagne e colli verdeggianti, da corsi d’acqua (il fiume Piave, il suo affluente Rai e alcuni torrenti), dal Lago di Santa Croce, da strade e insediamenti antichi, si estende su un vasto e variegato territorio ed è composto di 21 frazioni che si raggruppano in tre distinte zone: la destra Piave, l’Oltrerai e i Coi de Pera (colli di pietra). Numerose vie e stradine, spesso antiche, solcano il territorio.

L’importante strada statale di Alemagna, che collega la pianura veneta alla Val Pusteria e quindi all’Austria e alla Germania, attraversa il Piave a Ponte nelle Alpi, un tempo “Capodiponte”; qui l’esistenza di un ponte è documentata fin dal 1181. Anche altre strade convergono su questa zona, che pertanto diventa una notevole porta di accesso alle Dolomiti e alla Val Belluna. Per gli appassionati della vita all’aria aperta vi sono alcune proposte turistico - culturali che mettono in risalto il patrimonio storico e naturalistico, attraverso sentieri, piste ciclabili, itinerari tematici e percorsi ecomuseali.

Il territorio si presta anche a numerose attività sportive, grazie alle strutture disponibili per la pratica di calcio, atletica, pattinaggio, bocce, mountain bike, tennis, nonché dello sci alpino e di fondo nelle vicine località del Nevegàl e di Pian Longhi. Ponte nelle Alpi presenta aspetti molto interessanti anche dal punto di vista dei prodotti tipici: nella zona dei Coi de Pera, la più elevata come altitudine e vicina al colle del Nevegal, troviamo pregiate coltivazioni biologiche di piccoli frutti (more, lamponi, fragole, ribes..), meleti e, da qualche anno, ciliegie; alcuni di questi prodotti aderiscono alla Carta Qualità del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Da un paio d’anni, inoltre, è stata introdotta nella zona dell’Oltrerai l’antica e interessante coltivazione della “Canapa sativa”, una canapa legale (a basso contenuto di THC) che si presta a molteplici usi sia in ambito alimentare che tessile e manifatturiero. La coltivazione della canapa in ambiente pontalpino ha una tradizione secolare; questo recupero ha un intento culturale, ma anche economico ed ambientale.

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