fagiolo di lamon

Quero Vas

strada del fagiolo quero vasLa collocazione geografica del Comune di Quero Vas, situato tra l’area montana bellunese e la pianura trevigiana, permette da sempre uno scambio di tradizioni ed informazioni tra queste due realtà anche per quanto riguarda l’agricoltura. Troviamo molti prodotti storicamente coltivati come i fagioli (tra cui un ruolo di spicco spetta al Fagiolo di Lamon IGP) , il mais, le patate, la vite con gli antichi vitigni Cruina e Bianchetta.

Anche l’allevamento di bovini da carne e da latte svolge da sempre un ruolo di primo piano, senza dimenticare l’allevamento del maiale da cui si ricavano salami e sopresse pregiate. È ricomparsa fortunatamente l’elicicoltura ossia l’allevamento delle lumache, che ha riportato sulle nostre tavole gli squisiti scioss. Altre realtà sono l’allevamento e la pesca della trota, la floricoltura, il mantenimento del patrimonio boschivo oltre alla produzione della birra e della grappa. Accanto alle tradizionali attività agricole, sulle rive del torrente Tegorzo si svilupparono attività legate alla presenza di folli, mulini ed opifici che utilizzavano la forza idraulica delle ruote per ottenere la farina oppure per la follatura della lana.

A caratterizzare l’abitato di Caorera , piccola frazione del comune di Quero Vas, la produzione della Zucca Santa Bellunese iscritta nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura. Dal 2011 è attivo il “ Consorzio di Tutela della Zucca Santa Bellunese” che si propone come scopo la tutela, la valorizzazione, l’espansione e la commercializzazione del prodotto. Durante l’anno si svolgono alcune manifestazioni a carattere agricolo quali la Fiera di Santa Croce ( ultima domenica di aprile) con la tradizionale benedizione del bestiame e dei prodotti agricoli; la Sagra dei Scioss nel mese di luglio dove migliaia di visitatori arrivano dalle province vicine per assaggiare le prelibate lumache; la Sagra della Zucca di Caorera nel mese di ottobre dove la Zucca viene presentata sulle tavole declinate in una moltitudine di piatti. Numerosi sono gli itinerari che permettono di coniugare all’interno del nostro territorio agricoltura, gastronomia, storia e natura. Tra questi ricordiamo l’itinerario lungo il Pont degli Osei percorribile sia a piedi che in bicicletta che consente di visitare l’oratorio di San Valentino con la sua area picnic, il Mulino Banchieri; recentemente ristrutturato, risalendo poi lungo un’antica strada di acciottolato fino a raggiungere l’abitato di Campo con il suo Museo Storico Territoriale che raccoglie documenti e cimeli sulla Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Da lì si può proseguire fino a raggiungere la Valle di Schievenin famosa per i suoi paesaggi naturali abilmente descritti nella sezione staccata del Museo Naturalistico di Montebelluna presente presso il Centro Giovanile Col della Croce e la palestra di roccia frequentata da climbers provenienti da tutto il mondo. A ricordo dei Conflitti mondiali che hanno così ampiamente influenzato la storia di paesi del Basso Feltrino troviamo due realtà molti significative: il Museo del Piave “ Vincenzo Colognese” nell’abitato di Caorera e il Mausoleo Militare Germanico di Col Maor, uno dei cimiteri militari più belli d’Italia costruito dopo la Prima Guerra Mondiale su progetto dell’architetto R. Tischler utilizzando unicamente blocchi di porfido provenienti dal Passo Rolle.

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