fagiolo di lamon

Trichiana

strada del fagiolo trichianaDi antiche origini, risalenti verosimilmente al V - VI secolo d.C. quando a seguito all’evangelizzazione di questi luoghi andò a formarsi un primitiva comunità cristiana denominata Vicus Teclanus, per l’intitolazione del primo edificio di culto a Santa Tecla dal quale intitolazione etimo si suole far derivare il toponimo di Trichiana.

Dell’antichissimo maniero di Casteldardo, di epoca longobarda che si erigeva a strapiombo sul torrente Ardo a protezione dell’antica via che da San Boldo si congiungeva nei pressi di Mel alla Via Romana Claudia Augusta Altinate, non rimane alcun reperto ma si ricordano la vicende descritte dalla storico bellunese Giorgio Piloni dimorante nella splendida villa cinquecentesca costruita nelle sue immediate vicinanze, sia quelle più leggendarie di Atleta e Murcimiro dell’ 8° secolo sia quelle basate su più solide basi documentarie della battaglia del vescovo conte di Belluno, Gerardo de’ Taccoli che ispirò uno dei primi componimenti in versi in volgare italiano, il “Ritmo Bellunese” del 1196 che ricorda la vittoria dei Bellunesi sui Trevigiani e la definitiva distruzione del castello fatto precipitare nel torrente Ardo.

Trichiana comprende centri abitati di grande interesse, Pialdier con villa Montalban e la chiesa di S. Barbara che contiene un prestigioso ciclo di affreschi del XVI secolo, attribuito a Paris Bordon e Morgan; sono i più antichi e presentano caratteristiche tipiche con case assiepate una all’altra con i loro rustici e i loro cortili, assieme a Frontin con la ottocentesca villa Alpago Novello ed il pittoresco Passo San Boldo, antica via di scambi tra il Bellunese e il Trevigiano resa percorribile al traffico veicolare a seguito delle vicende della Grande Guerra. Nel territorio del comune l’insieme degli ambienti naturali è di notevole pregio e in ogni luogo si possono rinvenire motivi di interesse botanico, faunistico, geologico, paesaggistico. Tra gli altri spiccano alcune zone umide a Pranolz e a Busnador. Interessante l’ambiente fluviale nei pressi del ponte di San Felice e l’area dei Brent de l’Art nelle vicinanze di S. Antonio Tortal di grande attrazione paesaggistica per le sue caratteristiche geologiche.

Importanti attività agricole gravitano attorno all’allevamento dei bovini da latte, importanti fattorie tramite la fienagione della conservazione dell’ambiente montano e di un fiorente settore caseario con prodotti tipici della tradizione nelle latterie di Frontin e S. Antonio Tortal. Al settore agricolo con le sue varie attività florovivaistiche, orticole e frutticole è rivolta in particolar modo l’attenzione dell’Amministrazione Comunale con iniziative quali la 1° manifestazione legata all’agricoltura denominata “libri, fiori, artigianato” che si svolge nel mese di giugno.

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